Lo Spi si batte per la tutela delle pensioni e per risolvere le situazioni di disagio economico affinché sia assicurato un reddito equo e dignitoso in ogni età della vita. Questi obiettivi sono perseguiti, con iniziative nazionali e locali nei confronti dei Governi e degli Enti previdenziali, dei Comuni e delle Regioni. Nel corso degli anni la pensione tende a svalutarsi più dei salari. Le vicende di questi ultimi anni – non ultimo il blocco della perequazione per il 2012 2013 – hanno dimostrato come nella crisi economica, e non solo in Italia, le pensioni siano state considerate una risorsa a cui, più facilmente di altre, si può attingere per mantenere le economie nei parametri europei di bilancio. Per queste ragioni è compito dello Spi battersi, con tutti i mezzi a disposizione, anche con le mobilitazioni, in coordinamento con la Cgil e se possibile in modo unitario con le organizzazioni dei pensionati di Cisl e Uil, per difendere il potere d’acquisto delle pensioni. Un fiore all’occhiello della nostra attività sindacale negli ultimi anni è stata la campagna sui Diritti Inespressi (o Diritti Nascosti), tutti quei diritti cioè che l’Inps non riconosce automaticamente a pensionati e pensionate che, col tempo o con il cambiamento della condizione familiare.
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