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Incontro a Vicenza con Ivan Pedretti

Per un’idea di Europa solidale con al centro il lavoro

Chi è Ivan Pedretti:

nasce il 30 settembre 1954 a Gardone Val Trompia, in provincia di Brescia. Ha cominciato a lavorare a 15 anni come operaio metalmeccanico, prima in un laboratorio artigiano e poi nella grande fabbrica Mival-Beretta. Oggi è in pensione e dal 3 febbraio 2016 a Febbraio 2024 è stato il Segretario generale dello Spi-Cgil, il sindacato che rappresenta quasi 3 milioni di pensionati e di anziani.

“Il momento più importante della mia vita è stato un momento tragico: la manifestazione di lavoratori del sindacato unitario nel ’74 in piazza della Loggia, dove scoppiò la bomba ed ero presente. Ho visto. Mi commuove ancora quel dramma, quelle persone dilaniate dalla bomba. E questo ha rafforzato la mia idea di battermi per un Paese democratico, libero, contro tutte le forme di violenza, a partire da quelle fasciste”, racconta Pedretti.

Se verrò eletto mi impegnerò per i diritti delle persone che lavorano, per gli anziani e per i giovani. Il rapporto tra anziani e giovani è fondamentale. C’è una falsità nel Paese quando si dice che bisogna dividere i vecchi dai giovani. Non è così nella vita: un nonno tiene a suo nipote, un padre a suo figlio. Io, nella mia esperienza sindacale, ho sempre guardato con attenzione al fatto che abbiamo bisogno delle nuove generazioni, di passargli la storia, la memoria. Quando diciamo il salario minimo, salario minimo europeo, va bene, ma anche pensione minima europea perché bisogna pensare al 20-21% di anziani in Europa al 24% di quelli in Italia”, conclude Pedretti.

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